29/05/14

Una rivelazione: Maps to the Stars di David Cronenberg



Spiazzato e destabilizzato, ecco come mi sento dopo aver visto al cinema l'ultimo (capo)lavoro di David Cronenberg, Maps to the Stars.

Devo ammetterlo, le aspettative non erano troppo elevate, complice anche un hype molto scarso nei confronti della pellicola e diverse recensioni tiepide o peggio lette in rete.
Provando un amore genuino e viscerale per il cineasta canadese l'unica cosa sensata da fare per me era visionare in sala questa sua nuova opera, così da fugare ogni dubbio relativo ad essa.

Un Cronenberg al cinema, converrete con me, è sempre un evento da ricordare e pure stavolta non è stato da meno: l'emozione che serpeggia sin da quando leggi "Directed by..." per poi salire in un magnetico crescendo ti stordisce e ti lascia letteralmente a bocca aperta.


24/05/14

Da perderci la testa: le damine di porcellana di Jessica Harrison


Se come me avete un certo gusto per il macabro, soprattutto se interpretato in chiave bizzarra e grande capacità tecnica, le adorabili damine di porcellana di Jessica Harrison non vi lasceranno indifferenti.

La giovane scultrice inglese si ispira alle statuine super trash immancabili nelle vetrinette di ogni nonna che si rispetti (quelle vetrinette ricettacolo di cristalli e bomboniere kitsch che hanno causato profondo disagio nell'infanzia della sottoscritta) e ci lavora con minuzia granguignolesca tramutandole, con spirito quasi vendicativo, nel perfettissimo complemento d’arredo per la famiglia Addams.

20/05/14

Only Jarmusch Left Alive


Quasi tutti avete presente quel cineasta un po' pazzoide con una strana bianca capigliatura simil rockabilly, riconosciuto a livello mondiale come uno dei più importanti registi indipendenti contemporanei, giusto?
Per chi non l'avesse capito sto parlando di Jim Jarmusch, tornato nelle nostre sale in questi giorni con Only Lovers Left Alive.

L'ultima fatica del buon Jim è una storia di vampiri sui generis, ricca di pathos e povera di elementi horror.
Adam è un rocker solitario e maledetto, vive a Detroit barricato in casa e principalmente compone musica tra le sue quattro mura evitando la quasi totalità dei contatti con il mondo esterno.
Eve, la sua compagna, vive nella misteriosa ed esotica Tangeri assieme al vecchio Marlowe, in attesa di ricongiungersi con l'eterno amato una volta ancora. 
Per quanto la trama sia essenziale e piuttosto canonica, il film è un fluire di denso spleen oscuro e venato di caustica ironia.

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